Cava dopo la Disfida
Sono passati tre giorni e parole dette scritte pensate hanno fatto il giro dei distretti di Cava. Nessuno è rimasto fuori da questa macchia nera scritta su quella Pergamena Bianca che abbiamo tutelato per secoli, immacolata e ora offesa.
Alle cose pensate a caldo, alle ipotesi del forse e chissà, si sono sostituiti i fatti. E se possibile, hanno aggravato ancora di più una situazione già pesante. Ma non c’è bisogno di fare processi fuori dai luoghi preposti.
Quello che vorrei è una forma di trasparenza, di chiarimento da parte di chi ha generato e di chi ha permesso tutto quello che è successo.
Il polverone l’avete alzato davanti a tutti e oggi tutti vi chiedono conto delle vostre azioni. Se ciò che è stato fatto non si può cancellare, fate almeno che serva per migliorarci.
Come cittadina di Cava vorrei chieder proprio questo:
MOSTRATEVI SENZA MASCHERE. FATECI CAPIRE CHE SE SI SBAGLIA SI PAGA E SOPRATTUTTO NON SI LASCIA CADERE TUTTO NEL DIMENTICATOIO.
In un’Italia che affonda sotto la corruzione, l’omertà, l’incompetenza, la connivenza con il malaffare, dimostrateci che potete essere diversi.
Sappiate pure che non ci crediamo molto, ma proprio per questo dovreste cogliere l’occasione: sorprendeteci migliorandovi e noi seguiremo il vostro esempio. Come si è imparato a vivere da corrotti, così si può tornare indietro.
Non perdete l’occasione, non è detto che ve ne saranno date tante altre.
- Invictus
- Razzismo, immigrazione e colpe.