“Dolore” di Anna La Valle
Le parole di questa poesia non sono mie, io non ne so scrivere. Ma sono state messe su un foglietto da una mano che scrive con le stesse penne nutrite dal mio stesso inchiostro e allora mi è parso giusto metterle qui. Perché le parole vanno rispettate soprattutto quando raccolgono un “dolore” o comunque raccontano di ciò che un cuore prova. E queste sono nate di fronte a una sofferenza nuova, mentre ne temi altre che non sai nemmeno come ti sarà concesso di vivere. Quante cose ci sono state tolte, quanta cattiveria è stata regalata. Per questo ci affidiamo alle parole: quelle che tirano un po’ su i macigni che altrimenti ci farebbero scoppiare il cuore.
Il dolore ha bisogno di silenzio
il dolore ha bisogno di presenze
in quell’assenza è il tutto
in quell’assenza è il niente.
Siamo anime in cammino
su strade solitarie o affollate.
Rabbia, livore, cattiveria a far da zavorre,
amore, rispetto, tolleranza come piccole luci.
Andiamo.
E spesso non sappiamo dove
E sempre non sappiamo per quanto.
Una vita si accende,
una si riallaccia,
una si spegne.
Solo le piccole luci a rischiarare le tenebre.
- Rassegna Li Curti – “Condannato a morte” con Orazio Cerino
- Garcia Sarri: 0 – 10