Una vita a foglietti

Il valore della vita

Ci sono giorni in cui arrivano belle notizie ed altri in cui la stessa notizia diventa bruttissima e dolorosa.

Sono i giorni in cui si interrompono le speranze, in cui le aspettative che si erano moltiplicate ritornano ad essere di normale quotidianità. I giorni in cui tutte le fantasie che ti stavi costruendo, vengono cancellate come il gesso con cui scrivi su una qualsiasi lavagnetta.

Sono quei giorni che in fondo non danno nessun cambio apparente perché il tuo corpo non si era ancora modificato e “fuori” non si vedeva niente. Tutto era ancora tanto dentro da essere apparentemente nulla.

Ma una vita ha sempre un grande valore, che sia reale o solo ancora un’idea che cerca di diventare concreta.

Il suo valore lo scopri nel tono dimesso di un papà che cerca il modo di raccontare una notizia rifacendosi ad una innocente previsione. Un papà che non ha fatto in tempo nemmeno a sentire un battito, una presenza vera, un saluto dal ventre amato. Un papà che vuole proteggere ciò che ha, da ciò che non sarà più.

Il suo valore lo scopri dal pallore della madre, dai suoi occhi lucidi che tradiscono un’emozione profonda e uno sguardo un po’ perso, dal suo sorriso a metà strada tra il ricordo di ciò che ha appena perso e la gioia dell’abbraccio di chi è già lì con lei; un’altra piccola giovane innocente presenza, inconsapevole forse del grande dolore che, in questa folle anima umana, cresce a dismisura ma allo stesso tempo sa di dover convivere con la consapevolezza di essere comunque madre.

Questo è il valore di una vita, di ogni vita.

Quella piccola idea che non avrà mai un nome, un volto, una forma, ma che non vi lascerà mai più.

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