La macchia sul vetro
A volte le cose più banali mi colpiscono come una folgorazione.
Sono di fronte ad un vetro e c’è sopra una macchia.
Possibile, quasi ovvio. Eppure mi accorgo che mi deforma la visuale esterna.
Quella macchia non fa parte di ciò che veramente è fuori e riesce a farmi apparire diverse le case, gli alberi, le nuvole nel cielo. E immediatamente mi viene in mente un paragone: questa macchia è come una bugia.
Quando qualcuno mente, copre la verità con una macchia e le cose diventano altro. La differenza è che sul vetro puoi rimuoverla in fretta perché la vedi subito, ti dà immediatamente fastidio, mentre una bugia è un po’ più difficile da individuare. Si insinua nel paesaggio fino in fondo, sembra quasi che ne faccia parte integrante senza farti intuire subito la sua presenza e quanto possa modificare ciò che vedi, ciò che credi.
Una bugia è una macchia che si può trasformare in malattia, perché dove comincia ad annidarsi lo sporco e non si fa subito pulizia, nasce solo del marcio
- La pazienza di un bambino
- Immagini allo specchio
Lo direi anche ai nostri governanti.
Mio papà diceva semplicemente che per fare ordine e giustizia nella società, bisogna essere rapidi e decisi nel fermare ogni illecito, come si fa con lo scarto delle patate nel sacco: se non allontani in fretta quella marcia, in poco tempo ci avrai rimesso il raccolto. Certo, non siamo patate, e non si parla di distruggere o uccidere, ma semplicemente e banalmente di punire seriamente.
Tu hai tolto la macchia, e il paesaggio era di nuovo armonioso.