La spagnola
Una settimana in terra spagnola, un’altra settimana da sola, ma mai sola. Quante cose stai vivendo? Ascolto la tua voce, i tuoi commenti, le tue scoperte, le tue conquiste e sono orgogliosa e felice. E’ quasi impossibile raccontare tutti i pensieri e le emozioni che mi stai regalando. A me, la “vecchietta” che è rimasta a casa, quella a cui racconti i tuoi paesaggi, ricordando quelli più nostrani che abbiamo guardato insieme; quella a cui fai arrivare le note sconosciute della musica che ascolti; quella a cui regali la pace dell’anima quando sei immersa nelle colline spagnole. I tuoi occhi mi fanno arrivare le immagini che non vedo, le tue parole mi raccontano di un cuore affascinato dalla sfida per le cose sconosciute, ma impavido nell’affrontarle.
Mi sto chiedendo chi tornerà a casa a dicembre. Dove sarà la mia piccola che oggi mi accontento di guardare sulle foto da bambina? Me lo chiedo, ma so che sarà sempre lei. Non potrà essere una nuova donna se non ricorderà di essere stata bambina, se non avrà tasche da cui tirar fuori ricordi e affetto e sorrisi, e non si procurerà nuovi scatoloni dentro cui mettere tutto quello che la vita le riserva. Noi siamo fatti di tutto. Ogni momento che viviamo, ogni sorriso o lacrima che sfiora il nostro volto, aggiunge un pezzettino di quel carattere e di quella storia che siamo stati, siamo e saremo. Per vivere. E io ne sono felice per te. Se stai camminando così bene con i tuoi piedi, se ti stai mettendo in gioco in ogni nuovo giorno, io ne sono orgogliosa. Si possono vivere tante vite quando si sanno guardare con affetto quelle degli altri. Soprattutto quando sono i tuoi figli, perché su quelle strade che stanno percorrendo forse li hai accompagnati tu e anche quando avrai lasciato la loro mano, continuerai ad esserci. E tu lo sai con certezza, ma la cosa grande è che lo sanno anche loro.
Perché una madre, una vera madre, è per sempre.
- La vita e la morte
- Rassegna “Sipario d’inverno” – Compagnia Amici di Pregiato
Bellissimo foglietto…mi ricorda quando mia figlia è ritornata dopo sei mesi dall’ università in Cina…con un bagaglio ricco di carica interiore ..;ci ha ringraziato per avergli dato l’opportunità di aver vissuto un esperienza meravigliosa anche se inizialmente dolorosa .Lo è stato anche per noi genitori ..ma i figli bisogna lasciarli andare accompagnandoli con tanto amore
La prima certezza che bisogna avere con i figli è che sono le persone che amiamo con potremo farlo con nessun altro perché fanno parte di noi, ma che allo stesso tempo non sono di nostra proprietà. Il cammino si fa insieme, non al loro posto. E quando questo è chiaro per tutte e due le parti, si è decisamente a buon punto. Baci