Neck nomination
Dalla radio spesso nasce rabbia e potrebbe esserlo se ascolti delle Neck nomination, ma stamattina parliamo di risate. Davvero di cuore. Per le canzoni stonate, per l’unione anche se non lo credi, per il rispetto anche per chi sta da un’altra parte. Ma andiamo con ordine. Da Facebook in America, parte una specie di catena di Sant’Antonio che istiga le persone a bere: appunto Neck nomination. Risultati disastrosi con decine di vittime accertate. Quando arriva in Italia, qualcuno, invece di seguire la massa, decide che “il collo di bottiglia” va spezzato e in onore al nostro Nek di casa, canta una sua canzone.
L’iniziativa piace perché non sempre si deve essere pecora e seguire il gregge, ma si può anche ragionare e decidere che rischiare di morire per una “nomination” fatta da chissà chi e per quale stupido motivo, non vale la pena. E così invece che bere si canta.
Radio DJ coglie il messaggio positivo e per primi, quelli del Trio Medusa, improvvisano una canzone in diretta e fanno le loro prime nomination. Effetto domino. Stamattina Radio Italia canta, Radio 24 dovrà seguire, e così 105, RTL, Kiss Kiss e tutte le altre che necessariamente verranno coinvolte. Perché a questo sfottò in diretta è bello non sottrarsi. Ed è questo che volevo sottolineare. Da tante cose che partono male, si può ricavare anche un messaggio positivo, che supera il timore di non sembrare disposti a fare “quello che fan tutti”, che crea legami, o forse li mostra a chi da fuori non lo sa, tra persone che fanno un po’ tutti lo stesso lavoro in sedi diverse. Anche creare l’attesa per andare ad ascoltare quello che non ti aspetti e che dovrà cantare. Sì, idea carina. E se l’istigazione al male ha oltrepassato l’oceano, possiamo augurarci che faccia il viaggio al contrario, fermando chi sta per commettere una sciocchezza e spingerlo a cantare. La musica aiuta molto più dell’alcool a sentirsi bene.
Buone nomination a tutti
- Khaled Hosseini – E l’eco rispose
- Per re Giorgio