Quando finisce un amore
Quando finisce un amore è il titolo di una grande canzone di Cocciante.
…senza una ragione, né un motivo, senza niente…
Ma quale potrebbe essere il motivo per cui finisce un amore? Uno solo o tanti piccoli motivi messi insieme. E nessuno di preciso.
Quando una storia finisce senti solo dolore. Le cose intorno a te perdono il colore originale. La strada che stai percorrendo ti frana sotto i piedi. Il motivo per cui ti alzi al mattino sembra non esser più valido. Cercare di arrivare lontano non è più una priorità.
Quello che senti, quello che pensi, quello che vedi è molto più breve, molto più grigio, molto più inutile. Le gambe non hanno più la stessa forza, il passo non è più spedito, i volti non raccontano più storie.
Diventi piatto, perché piatto è il battito del tuo cuore. Diventi abulico perché niente ti regala emozioni. Diventi cattivo perché vuoi difenderti dal dolore.
Tutte queste e forse molte altre cose ancora ti succedono quando finisce un amore. E poi? Che succede poi?
Perché c’è un poi dopo questo burrone. C’è un domani che ancora verrà dopo il nostro dolore. Ci sarà ancora qualcosa e qualcuno che busserà alla nostra porta e chiederà nuova attenzione.
Ci saranno nuovi giorni che porteranno colori di nuovo vivi. Colori e sfumature diversi, ma sempre colori. Perché ogni volta che si ricomincia, le cose intorno a noi cambiano, anche rimanendo esattamente le stesse. Perché siamo noi a crescere. Non in peggio o in meglio, siamo solo andati un passo più avanti. E non c’è da rimpiangere nulla.
C’è da soffrire perché siamo uomini e gli uomini hanno la fortuna di provare sentimenti e il dolore ne fa parte. Gli uomini veri non sono quelli che non piangono, non sono quelli che non chiedono aiuto; sono quelli che sanno farlo senza farsi sommergere, senza farsi cambiare nella loro natura, senza perdere mai la loro dignità. Perché è importante lottare per quello a cui teniamo, ma bisogna anche saper capire quando è il momento di lasciar andare. Il sottile confine tra amare e annientarsi, tra chiedere e umiliarsi, tra capire e accettare.
Quando finisce un amore… saprei perfettamente che domani sarà diverso…
Se potessi ragionarci sopra. Ma a caldo non ce la facciamo a ragionarci sopra, non da soli. La testa è troppo piena di ricordi e di sogni. E in queste condizioni spesso si fanno le scelte sbagliate.
Ma se sapessimo guardarci intorno le troveremmo le persone pronte ad ascoltare le nostre parole, ad asciugare le nostre lacrime, a sollevarci dal peso dei nostri troppi ricordi. Se solo sapessimo accettare quelle mani tese, quella braccia aperte, quei silenzi che sanno di rispetto e non di indifferenza, quegli affetti disinteressati.
Quando finisce un amore… forse è proprio questa la cosa più difficile da fare: ricominciare a guardare nella giusta direzione. L’amore non è una cosa che può finire è solo una cosa che si trasforma. Da innocente e spensierato in maturo e responsabile; da piccolo e grezzo in grande e duraturo.
Ma per vederne tutte queste trasformazioni bisognerebbe saperlo coltivare come una rosa: impossibile sottrarsi alla sua bellezza, quasi impossibile difendersi dalle sue spine.
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