Una vita a foglietti

Serata per “Nina, la storia vera di un sogno americano” di Franco Bruno Vitolo.

La presentazione di un libro, l’ennesimo. Cosa avrà di speciale questa? Che l’autore del libro è proprio lui, Franco Bruno Vitolo, il presentatore per eccellenza, il coordinatore preciso e attento, il consigliere disinteressato, l’anima parlante di una città, e non solo, che ha in lui il faro guida.

E la particolarità della serata si è vista non solo nel luogo, magnifico, in cui si è svolta, il giardino di San Giovanni, ma dal tutto esaurito che si è registrato.

Quanto ho sorriso caro Franco, vedendo quelle sedie riempirsi. Quante volte abbiamo parlato di numeri, ma tu sei La persona speciale e, quanto hai seminato, non poteva che ritornare.

Hai scritto un libro “Nina, la storia vera di un sogno americano”, (Alfonso Galdi editore) ma in realtà hai fatto, come tuo solito, molto di più: hai coronato il sogno di un’altra persona, Nina appunto.

Tu sei così. So che dovrei raccontare della serata e lo farò, ma ho voglia di parlare di te, del tuo cuore grande, del tuo essere presente lì, dove c’è bisogno di catturare confidenze, sentimenti, lezioni di vita, sogni e rendere tutto concreto. Tu sei il nostro mago Merlino, tu sei l’uomo dei Sogni.

E in questa dolce sera di settembre, con un cielo limpido, una leggera brezza, con parole quasi sussurrate dalla voce emozionata della dirigente scolastica Gabriella Liberti in veste di conduttrice, dal tributo di stima di Armando Lamberti, che ha realizzato il miracolo della velocizzazione della burocrazia, udite udite, dalla testimonianza del presidente Romanelli dell’associazione giornalisti Lucio Barone, dall’affetto travolgente del presidente del comitato Figli di Mamma Lucia e dalla precisa relazione del docente universitario Giuseppe Foscari, per una volta sei stato tu a dover essere chiamato su un palco, aspettando il tuo momento dopo aver ricevuto applausi e dichiarazioni di stima da un’intera comunità.

La storia recente ti ha proposto una nuova esperienza che, come sempre, hai affrontato con lo spirito da dolce, ma indomito guerriero che sei, sempre in compagnia di Paola, la tua Paola, non una delle tante che ti circondano, ma quando sei lì, sul palco, quando arriva il momento di trasmettere il tuo pensiero, non c’è nulla che faccia ricordare quanto vissuto. Tu sei Il Racconto, tu sei l’Energia che accompagna la passione pura di chi mette il cuore in quello che fa. E non c’è altro da aggiungere.

Hai reso pubblica una storia che fa parte di un pezzo della Storia mondiale e hai trovato, come sempre, il modo migliore per creare quei “ponti” che ami tanto, quei legami che sanno di entanglement e che ci rendono partecipi di una Storia comune, di cui dovremmo diventare consapevoli di essere autori tutti, in egual modo, con quello che ci è concesso, con quello che riusciamo a comprendere.

Del libro parlerò in un altro luogo, quando lo avrò terminato, ma adesso voglio solo condividere con te la gioia di questa serata, dei piccoli dettagli che ha creato e che per me sono diventati attimi di riflessione.

Non poteva mancare la musica e la pianista e compositrice Lilia Krav ha creato un tappeto ad accompagnare le letture di Giovanna Adamo e proprio su quelle note, mi ha colpito un’immagine.

Una piccola bambina, dall’altro lato del giardino, con i capelli raccolti nel tipico chignon delle ballerine, danzava su quella partitura. Non era un ballo perfetto ma a me è parso l’inizio di un sogno. Piroette e braccia verso il cielo limpido e qualcosa di così tremendamente lontano, ma lì, in quel giardino, così vicino, si è compiuto. La connessione, il legame che tu hai creato nel tuo libro tra passato e presente, mi è parso di vederlo lì, in quel ballo improvvisato, senza pubblico ad applaudire, spinto solo dalla passione.

E vedere poi Nina, la sposa bambina di cui parlò quasi tutto il mondo, le sue testimonianze, le sue privazioni, i suoi sogni, che neanche ha avuto il tempo di sognare ma che sono stati sostituiti dalle necessità della vita, mi ha dato come la possibilità di un viaggio nel Tempo, questo amico/nemico che non sappiamo sempre come trattare, come interpretare, soprattutto che spesso ci dimentichiamo di vivere.

Magia caro Franco, una magia che tu hai saputo creare, di cui hai fatto dono a quanti erano lì pronti a riceverlo.

Ti sono grata e sai che sono profondamente commossa per quanto hai seminato e so che ne parleremo ancora e sorriderai delle lacrime di gioia che sai sempre far nascere in me, a ricordarmi, a ricordarci, che siamo così “fortunati” perché possiamo e sappiamo parlare di Amore.

Grazie prof.

PS mi scuso se non ci sono foto; ero troppo impegnata a vivere la serata per ricordarmi di avere un telefono.

2 thoughts on “Serata per “Nina, la storia vera di un sogno americano” di Franco Bruno Vitolo.

  1. PASQUALE DI DOMENICO

    Una serata speciale, molto ricca di elementi storici, di situazioni reali e contingenti di un preciso momento del secolo scorso, il tutto a creare un fardello di emozioni che non ha risparmiato nessuno dei tantissimi presenti. E tu Paola sei unica a cogliere e narrare nel tuo stile i numerosi pezzetti del grande mosaico creato dalla magia di Franco. Complimenti vivissimi a te e grazie infinite al nostro comune Amico, guida e faro in ogni circostanza che ci vede protagonisti insieme. Un grande circolare abbraccio dal profondo del cuore. Pasquale Di Domenico.

    1. Paola La Valle Post author

      Caro Pasquale, so che comprendi e condividi l’affetto per Franco, persona speciale, dal cuore grande. Grazie

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