Una vita a foglietti

Le lacrime belle

mani“Non piangere altrimenti piango pure io”.

Con queste parole ci siamo abbracciati. La navata di una chiesa, un feretro portato a braccia, una vita che si è spenta e le lacrime non si fermano.

Ma ti guardo caro Fabio e voglio dirti una cosa che ho pensato mentre mi avvicinavo all’altare e ti ho visto con gli occhi rossi, quelli di chi ha pianto tanto.

Le tue lacrime sono giuste, le tue lacrime sono belle.

Sono le lacrime che si possono piangere per le persone che ci hanno amati, per le persone che abbiamo amato. Per le persone che ci hanno dato la mano lungo tutto il nostro cammino, che ci hanno insegnato i piccoli segreti del vivere insieme, legati da quei gesti quotidiani che, nell’essere sempre gli stessi, ci danno la certezza di qualcosa di vero e indistruttibile. Le persone alle quali abbiamo poi offerto la mano quando il passo è diventato più pesante e invece di portarci in braccio, hanno bisogno di essere accompagnate.

Perché la vita è questo ciclo normale di nascita, di crescita, di amore disinteressato, di compagnia, di esempio.

Per questo le tue lacrime sono belle e giuste, perché tu hai “perso” qualcuno che ha avuto il piacere di farsi trovare, qualcuno che ha accettato di esserci per dividere con te i momenti belli e quelli difficili. E persone così, in realtà non ci lasciano mai, perché nel nostro cuore si crea una cassaforte dove loro entrano di diritto e non ne escono mai più. Sono i nostri tesori, saranno la nostra forza, diventeranno un nuovo esempio.

Le lacrime brutte sono quelle che piangi per le persone che ti abbandonano senza un motivo, senza averti saputo dare, né dire, tutta la verità, tutto il conforto, tutto quello che i ruoli assegnano. Non si diventa madre o padre per forza. Non si creano famiglie se poi nel cuore non si ha il giusto amore da poter donare a tutti quelli che accompagneranno il tuo cammino.

Le lacrime brutte sono quelle che piangi quando quella ferita, che ti hanno creato con un pugnale piantato nel cuore, riprende a far male senza neanche più sanguinare: come una piaga infetta, come una malattia inguaribile.

Piangile le tue lacrime belle, saranno quelle che daranno acqua al tuo cammino, che faranno crescere nuove piante di vita, che ti avvolgeranno senza mai abbandonarti, anche quando la bara sarà chiusa, perché è solo un corpo che ci lascia: tutto il cuore è rimasto nei nostri occhi bagnati di lacrime.

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