Una vita a foglietti

Da un sorriso infreddolito

londra-carmineDa sempre ho affidato le persone che amo di più alla cura del Signore. Solo Lui mi regala la giusta tranquillità per sopportare il peso delle preoccupazioni del vivere quotidiano e della lontananza.

Quando poi mi arrivano racconti come questi allora non posso far altro che sorridere e ringraziare, perché a saper chiedere, tutto viene dato.

Circa dieci giorni fa a mia figlia hanno rubato il telefono. Vive a tantissimi chilometri da me e il nostro filo conduttore è quell’aggeggio un po’ maledetto e un po’ amato.

Ma intanto, in mancanza dello strumento, giorni e giorni di silenzio. Per noi, ma anche per lei.

Quando l’altra sera mi chiama finalmente e ci stiamo confessando quanto siano stati lunghi questi giorni, all’improvviso dice:

– Mamma non sai cosa mi è capitato l’altro giorno!

Era talmente agitata che le parole le uscivano accavallate, ma il racconto era più o meno questo.

Lei è a lavoro e vede una signora con bambina che ha un pacco regalo in mano.

È lo spunto per avvicinarla e la signora comincia subito a farle dei complimenti: per il sorriso, per l’impegno nel lavoro, per i sacrifici che comporta. E decide che il pacchetto glielo vuole regalare. Camilla cerca di rifiutare, non era certo sua intenzione chiedere nulla, ma la signora insiste. Nel frattempo un furgone bianco ha parcheggiato tra loro e i suoi colleghi, creando di fatto una sorta di isolamento tra la strana coppia e il resto del mondo. La signora intanto le chiede se va Messa, se pensa a Dio e l’abbraccia: Camilla resta di sasso e le dice:

– Ora mi fa venire nostalgia di mamma!

E qualche lacrima riga anche il suo volto.

La bambina non parla, le regala solo sorrisi e condivisione.

Intanto la signora insiste e le regala il pacchetto. Con il suo numero di telefono.

Appena rimane sola Camilla apre quel regalo che non doveva essere il suo, ma anche lì troverà una sorpresa!

Lei non usa molte cose per truccarsi: rimmel, un eyeliner nero e il rossetto rosso. Sono gli unici tre pezzi che ama. E indovinate cosa c’era nella scatola?

Rimmel, eyeliner nero e rossetto rosso. Resta di sasso!

La sera ha inviato un messaggio di ringraziamento alla signora e lei le ha ribadito il concetto di quanto le fosse piaciuta: con il suo sorriso semplice, con la sua tenacia, con la sua nostalgia di casa ben nascosta dentro il cappotto che la riparava dal freddo.

E Camilla, che non sempre ha il pensiero rivolto lassù ma sa bene cosa c’è, si è sentita quasi intimorita da una manifestazione che ai suoi, ma anche ai miei occhi, è sembrata un segno di grande vicinanza.

Nel momento in cui credi di essere sola, ti accorgi quanto invece il Signore si prende cura di te; basta saper guardare, basta saper ascoltare, basta saper donare un semplice sorriso infreddolito. 

2 thoughts on “Da un sorriso infreddolito

  1. Teresa d.

    Il magico potere di un sorriso…
    che troppo spesso frena sulle nostre labbra, rese chiuse da pensieri odiosi e da una rabbia che ci scava dentro per tutte le cose brutte che ci sono nel mondo.

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