Il pezzo mancante
E’ l’anello tra la lettera a Renzi e il day after. Per chi ha letto “Riflessioni vecchie nuove”, se vuole può inserirla nel discorso
Cava 18/2/13
E’ di nuovo lunedì. Tra pochi giorni andremo a votare. In questi giorni ci sono stati dei cambiamenti, che voglio ricordare.
Non ho avuto nessuna risposta alla mia lettera. E non parlo di risposta pensata, ma a quella di confermata lettura, senza commenti, solo per far sapere che era arrivata. Di quelle che mandano le persone che fanno parte dello staff e che controllano quello che succede su una pagina pubblica, della quale abbiamo detto che “ci saremmo occupati più da vicino”.
Scrivo ancora perché ho la testa dura, perché non voglio dimenticare e perché se sbaglio, come potrebbe essere in realtà, mi piacerebbe essere corretta, avendo un interlocutore. Ma in sua assenza almeno catturo i miei pensieri e li rendo concreti su questo pezzo di carta.
Bersani sta facendo una figura pessima, questo è il momento storico in cui anche volendo non può perdere, ma forse ce la farà a cambiare davvero il corso degli eventi. Sono anni che basa la sua vita e quella del suo partito contro una sola persona, dimenticando che siamo assolutamente stufi di vederli combattere contro Berlusconi, noi vogliamo gente con gli attributi e lui non ne ha.
A questo proposito, non le sembra davvero grande l’errore commesso? Loro, non dando fiducia al nuovo (lei) e lei ad accodarsi alle loro decisioni ridicole. Ora tutti possono allearsi con voi basta che siano contro Berlusca, anche Monti che avete accusato di averci dato il colpo finale, e poi Vendola e Casini e Fini e… chiunque. Ma noi siamo sempre i soliti idioti che devono stare zitti? Finmeccanica messa in ginocchio, siamo proprio sicuri che ci siano delle gravi colpe? Non ha ragione il Cavaliere a dire che siamo un paese di giustizialisti e nel frattempo le fabbriche che ancora danno lavoro, vengono colpite per un po’ di gloria da parte di qualche giudice? Sarà vero o no, ma oggi, in questa nostra Italia davvero tutto è possibile e anche tutto il contrario. Siamo ridotti all’osso, siamo stanchi delle vostre chiacchiere, stanchi anche di dover pensare di dover votare Berlusconi pur di non avere voi così incompetenti e piccoli. Quell’uomo che dovrebbe andare in pensione, che promette di ubriacarsi se vincerà, ha più credibilità di voi, ma ci pensate? Nel buio delle vostre stanze, vi fate mai questa domanda? Come vi e ci libereremo di lui? Per voi è un incubo o forse il muro contro cui sbattere tutti i fallimenti di un’Italia corrotta, senza morale, dove vale solo il proprio orticello. Ma arriverà il giorno in cui per l’unica legge ancora uguale per tutti dovrà lasciarci e allora? Saranno guai seri per voi.
Pensateci e se vi sta ribollendo un po’ il sangue nelle vene, come immagino (e spero) dovrebbe essere, fate qualcosa. Un gesto, un segno, qualcosa che possa significare che abbiamo ancora una speranza che non siano quei mostri odiosi e finti, malati di “poltronite” ad avere ancora per troppi anni la possibilità di mettere le mani nelle nostre tasche, di ammazzare i nostri sogni, di cancellare il nostro futuro.
Ringrazio ancora, anche per quella risposta che forse non verrà, ma almeno io, lo spunto per arrabbiarmi ce l’ho.
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