Le bugie che imprigionano
Parole, foto, urla, attacchi. Ormai gira solo rabbia. Lo dico anche a me stessa che ne provo tanta, tanta la riverso in questo pentolone e ancora di più cerco di trattenerne per evitare invasioni esagerate.
Eppure ci sono cose che accomunano i vari fatti. Le bugie. Dette da tutti, a qualsiasi livello. Dalla bugia non scappa nessuno. E’ una delle cose che ti spiazza di più. Sarà per questo che ho sempre detto ai miei figli che l’unica cosa che non gli avrei perdonato sono loro. Perché la bugia toglie fiducia, fa prendere strade sbagliate, condiziona rapporti. E le dicono davvero tutti.
Ma ricordo che un tempo esisteva il rossore delle guance, quel segnale che indicava timidezza o quel cambiamento di uno stato d’animo. Quella finestra che mostrava la reazione del cuore. Oggi non ci sono quasi più persone che arrossiscono, forse perché le bugie sono diventate così indispensabili nella sopravvivenza delle apparenze, nelle motivazioni interessate, che i primi ad accettarle sono quelli che le dicono. E magicamente diventano realtà. Una nuova. Una versione avanzata che però lascia tracce indelebili e distruttive.
E così viviamo un mondo fondato su illusioni, interessi, cattiveria. Un mondo fantastico (ma perché di fantasia), che ha appunto basi poco solide. Per questo è condannato a franare. E la soluzione non sono le armi che qualcuno in queste ore auspica. E’ una forte dose di valore morale che ci darà la forza per cominciare di nuovo a costruire città forti, con vere fondamenta. Ci vorrà sudore, ma il lavoro ci renderà l’idea del sacrificio fatto, e ci preoccuperemo un pò di più di conservare ciò che sentiremo più nostro.
La fortuna di Pinocchio è stata il Grillo Parlante. Lasciamo parlare anche la nostra coscienza e auguriamoci di saper ancora ascoltare.
- Le vite del dopo
- Espiazione – McEwan