Zafon – Il palazzo della mezzanotte
Strana sensazione mentre leggevo questo libro. Non so perché ma da quando l’ho preso ho immaginato che non mi avrebbe dato chissà cosa. Storia inverosimile, descritta in una città come Calcutta, che non conosco, ma che potrebbe davvero nascondere leggende poco reali.
Ma “Il palazzo della mezzanotte” di Zafon, mi lascia l’idea del destino. Un dovere da compiere. Un percorso che unisce e divide vite come fili di ricamo. Il bene e il male, l’odio e l’amore più estremi, dove possono portare? Come ci si ritrova a cambiare in una notte tanti destini? L’India ha di questi poteri? “Tutto in un solo giorno”, che sembra l’assoluto contrario della calma che domina quelle esistenze quasi apatiche, eppure percorse da una vita profonda.
Sempre, ogni storia, ogni uomo ha qualcosa da tracciare. A ognuno carta e penna, affinché il tempo non disperda questo nostro difficile compito del “dover vivere”
- Zafon – Il gioco dell’angelo
- Confusione
Non mi piacque. Ma già prima di leggerlo sapevo che non mi sarebbe piaciuto. Una trama troppo surreale… Speravo però che descrivesse una Calcutta di cui mi sarei potuta innamorare, come era successo con Barcellona. Ma anche in questo mi deluse. Me ne sono fatta una ragione perché, se non sbaglio, é un libro che Zafon scrisse prima de L’ombra del vento, e quindi quando era ancora scrittore “acerbo”
Come vedi siamo d’accordo. A volte quello che apprezziamo è lo spunto per le riflessioni.