Il giorno della laurea
Ci sono colpi che ti arrivano in un momento: un ring, un fendente, un dente in meno, il naso rotto, un occhio livido e sei al tappeto. KO tecnico. Dolore immediato e finisce tutto lì.
Altre cose invece arrivano partendo da un po’ più lontano. Dalla “notte prima del…” arrivano ricordi di un viaggio in autostrada, quasi 22 anni fa. Il caldo, il timore e la gioia che non sapevano a chi dare la precedenza; e l’attesa , quella c’era di sicuro.
Da allora tante altre “notti prima di…” molte cose e molti pensieri ed emozioni, ma una cosa è certa, non ti ci abitui mai.
Ogni momento è un passo avanti, è l’avvicinarsi verso un posto diverso che pretende nuove decisioni e che porterà poi ancora nuovi obiettivi.
E quella dell’altra sera è stata la notte prima della laurea. Sono passate più di 24 ore e non mi sembra ancora di aver capito cosa è successo veramente.
Con lei che è prima poi, è sempre la prima volta. Non sai cosa fare, non sai dove andare, non sai cosa succederà. La guardavo seduta in prima fila, lei e quegli splendidi amici che hanno trovato nella complicità di un anno vissuto così lontani da casa, la bellezza della scoperta, la forza di sostenervi, superare problemi, confrontarvi, crescere insieme, volervi bene.
Ed era bello. Semplice e bello.
I loro nomi pronunciati ad uno ad uno, il cappello il mantello la dichiarazione il voto.
Cosa dire? Ancora una volta ci stupisci perché non siamo abituati a dare nulla per scontato, anche se il tuo passato ci ha sempre ben abituati. Siamo stati in attesa e con papà ci siamo guardati senza dirci niente, commossi come in tanti altri momenti che ci hai regalato.
Tra i nostri sentimenti e i tuoi risultati ci sono giorni e anni di scontri, di risate, di litigi e lacrime. Non ci siamo fatti mancare nulla e non credo che sia finita qui, ma la cosa bella è sapere che poi, al traguardo, ci arriviamo insieme. E con il sorriso.
Per questo ancora una volta diciamo grazie, perché continuano ad arrivare regali, regali, regali. Io che non so neanche “scartarli”, come mi fa notare qualcuno che mi conosce bene, mi ritrovo a metterne da parte più di quanti credo di poterne meritare. E sono felice.
Grazie, a te e a chi ti ha accompagnata.
A Rita sto, a Ludo la vip, a Campitelli master chef, a Elena la mammina topina, e poi Alba, Ortance, Cristian, Vito, e mi scuseranno gli altri di cui non ricordo i nomi, ma che so che ci sono stati.
Grazie ancora e che il futuro si presenti a tutti voi proprio come vorreste che fosse.
- Aspettando Li Curti – Scena Teatro Salerno
- Il valore di un abbraccio
Che bello tanti auguri……purtroppo io non ho potuto assistere a questa gioia quando si è laureato il mio primo figlio non ho potuto assistere per motivi di salute dei miei genitori …….. quando si è laureata la ragazza ero al centro di Veronesi di Milano dove operavano mia sorella…..allora tutto mi sembrava meno importante……
Carissima grazie. Anche se ne hai persi alcuni di momenti belli, per motivi più che seri, te ne sono stati regalati tanti altri, non meno belli e meritevoli di orgoglio da parte tua.
E qualcuno te lo racconterò, così li conserverai non solo nel cuore, ma anche su un “foglietto”.
Un abbraccio