La festa che verrà
Mancano pochi giorni ad una festa. Ci si ritrova sempre a pensare a cosa regalare, a quale potrebbe essere l’oggetto più carino, più giusto per dimostrare affetto ad una persona cara e indispensabile come può essere una mamma.
Mi sono svegliata stamattina pensando a questo. Cosa regalare?
Rifletto su quante cose si potrebbero comprare partendo da ciò che hai nel portafoglio. Un profumo, un capo d’abbigliamento, un weekend in una beauty farm, un bel mazzo di fiori. Imbarazzo della scelta.
E se invece di comprarlo un regalo lo facessimo?
Perché bello sarebbe poter donare uno sguardo. Bello sarebbe guardare una ruga spuntare, o un nuovo capello bianco che racconta il passare del tempo. Bello sarebbe condividere uno sguardo o poter offrire un braccio ad un passo che si fa lento e più insicuro. Bello sarebbe preparare insieme un pranzo da gustare insieme, mentre ci si raccontano le novità della vita e delle giornate e di chi arricchisce la calma quotidianità.
Bello sarebbe poter scegliere tra questo genere di regali, bello perché quando frughi tra queste attenzioni, un po’ il regalo lo fai, ma lo ricevi pure. Perché l’affetto è uno scambio reciproco, è l’appartenersi senza doversi misurare: è il piacere di esserci.
Ma il negozio che dovrebbe offrire questo genere di servizi, stranamente, incredibilmente, non è sempre aperto.
- La busta gialla
- My life
Mhm, colpa della busta gialla resta chiuso il negozio degli affetti…