Perché …
Ti ritrovi con un’immagine, una domanda che ti riempie la testa. Perché leggi, e di conseguenza perché scrivi? Ti ritornano titoli, parole, copertine e ti senti un po’ come una donna che vive i suoi momenti d’amore. Sei lì distesa, assapori carezze e preliminari e all’improvviso arriva quel qualcosa che ti si imprime nell’anima, penetra nel corpo e ti lascia un segno, ti lascia sfinita.
In un libro ci sono pagine così, frasi così. Che ti rendono il succo di un discorso, che rispondono alle tue domande, che illuminano la tua mente. E in ogni libro che apro, aspetto la nuova avventura, e in ogni pagina che scrivo spero di renderne indietro una.
Se già sai cosa aspettarti dentro delle pagine, è come andare con donne senza amarle. Non hai aspettative, sai che avrai un solo piacere, nessun intrigo, nessun coinvolgimento.
A volte le vite si vivono anche così, dietro finestre chiuse. Non c’è modo di far entrare quello spiraglio di luce, perché rivelerebbe le nostre paure. Eppure si è sempre in mezzo alla gente, si fa sempre ciò che è giusto, si ha successo. Si vive una vita “giusta”
Ma è proprio solo quello che vogliamo? Se ti giri indietro, o ti guardi meglio intorno, siamo sicuri di avere tutto nelle nostre mani? E nel cuore? L’amore riempie la nostra vita, vivere è il nostro dovere, non sopravvivere. Anche se apparentemente non è sopravvivenza, ma forse un bel vivere, è davvero tutto quello che vogliamo?
Aver creato soddisfazione alle persone che ci circondano ha esaurito tutti i nostri compiti? E noi dove siamo?
E’ questa la domanda che merita risposta. NOI quanto contiamo e quanto siamo disposti a fare per essere migliori?
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