Povera Juve
Scrivo queste parole prima dell’inizio della nostra partita Roma Napoli, anche se ci sto pensando da ieri sera, dopo l’ennesima vittoria bianconera e dopo l’ennesima offesa al mondo dello sport. Ma non voglio fare nessun elenco, chi ha guardato ha visto. Certo esistono anche i servizi della Rai che non citano neanche il rigore, ci sono i fiumi di complimenti, giusti, per Buffon, ci sono tante cose, ma non le voglio sottolineare.
Perché in verità a me questa Juve fa molta pena.
Sei la vincente, sei la più famosa, sei, forse, la più amata, ma a me fai tanta pena.Sai perché?
Da quanto tempo non vi sedete voi tifosi bianconeri davanti alla TV con quel battito del cuore che abbiamo noi ogni volta che si mette palla a centro? Quel battito che da sempre una partita di calcio deve dare, “perché il pallone è rotondo”?
Da quanto tempo speriamo di poter vincere qualcosa e, pur non facendolo, siamo rimasti lì a tifare per quella squadra che amiamo e che di gioie ne ha date poche, ma ineguagliabili e tu continui a donarle il cuore, perché è facile tifare per chi vince sempre, molto di più per chi raccoglie molto meno, ma regala un amore che non si vende e che merita lo stesso rispetto.
Mi fai pena perché continui a fare collezione di scudetti, ad allargare le tue bacheche, ma non riesci ad allontanare da te l’idea che giocate troppo spesso in 12, e questo non è da regolamento, ma con voi le regole sono fatte “ad personam.”
Però poi andate oltre i confini dello stivale, vi scontrate con altre realtà e tornate a casa piangendo, lamentandovi degli errori arbitrali e di quanto condizionano le partite.Immaturi! In verità noi diciamo “Pisctiell e cannucc’” e se non capite ve la fate spiegare da uno dei tanti meridionali che abitano lì al Norde.
Chi mi conosce sa che da tempo ho detto che avreste vinto perché siete più forti, perché avete una miglior panchina, perché avete una mentalità vincente che pochi altri hanno e tutti questi riconoscimenti vi sono dovuti. Peccato che davanti a certi ignobili arbitraggi, che si susseguono purtroppo da tempo immemorabile, ogni tentativo di continuare a riconoscere “solo” i vostri meriti va a farsi benedire.
E allora forza Napoli, forza Fiorentina, forza Torino, forza tutti quelli che hanno cercato, con più o meno qualità, di affrontarvi ad armi pari, ma non ce l’hanno fatta.
Noi saremo perdenti, ma almeno pratichiamo ancora uno sport.
- A Roccapiemonte Lorenzo Marone presenta “La tristezza ha il sonno leggero”
- “Basta, vado a dormire” a cura di Rita Francese
ma vai a cagare !!!!
Buongiorno, leggo e accetto, in clima democratico, il commento che immagino sia nato da un tifoso bianconero, e forse di cattivo umore dopo la difficile serata che avete vissuto. Doveva essere davvero un po’ offuscato per non accorgersi che il pezzo ha, sì, la data di aprile, ma di due anni fa. Forse le è parso troppo calzante il testo perché con voi la storia sembra già scritta da sempre; io stessa ho sorriso rileggendolo: così vecchio e ancora così attuale.
Quando non si è abituati a vincere, e parlo di noi ovviamente, ci si accontenta di poco, anche se quest’anno il poco sembra vostro se parliamo di bellezza e qualità del gioco.
Ma ognuno si tiene le sue gioie e le sue delusioni. Noi ci siamo alzati con l’azzurro nel cuore e nel cielo, a voi restano il bianco e il nero, decidete cosa colorarci.
Buona giornata e grazie per l’attenzione.