Un foglietto per te…
Mi avevi detto tempo fa: “È da tanto che non mi scrivi niente”. Hai ragione, è da tanto che non lo faccio ma è da sempre che ti penso. Ovviamente.
Ci parliamo spesso e in qualche modo mi sembra di esserti vicina, ma so che le parole che restano scritte hanno un sapore diverso, un effetto senza scadenza.
E allora hai ragione a ricordarmi che ti manca qualche pagina e mi sembra quasi doveroso scrivertela oggi.
Oggi che sei rimasta di nuovo sola. Lo sei da anni. Hai superato cose incredibili, difficoltà che a molti avrebbero spezzato le gambe e invece tu sei in piedi come un giunco che si piega e non cede. Sei un esempio eccezionale per tutti noi che ti conosciamo, che ti dedichiamo parole ma in fondo prendiamo da te la forza per andare avanti nelle nostre “semplici” giornate in famiglia.
Eppure negli ultimi sette giorni il tuo umore è stato messo a dura prova. Dalla grande felicità di rivedere Salvatore, alla certezza di restare di nuovo sola.
Una faccia amica, di nuovo il tuo complice, l’amico con cui andare a ballare, con cui giocare a pallone, a basket, a dama o a scarabeo, cenare insieme e ritirarsi insieme, scambiare una confidenza e ricevere una parola di risposta.
Tutto bello, tutto desiderato, tutto vissuto al massimo, ma poi i giorni finiscono.
E ti ritrovi di nuovo sola quando ti svegli al mattino, di nuovo sola nel pensare alla cena, che forse non farai, e la domenica che arriverà non avrà più il sapore dei giochi.
E quel sole che ti ha scaldato il cuore in questi cinque giorni, sembra essersi raffreddato, lasciandoti l’odore della pioggia e il buio solitario della sera.
È arrivata fin qui la tua solitudine. Un macigno che si è piazzato sul cuore e ha tolto il respiro. Un macigno che è uguale al tuo e nessuno di noi può aiutare l’altro a spostarlo.
È dura rinunciare a chi ami. È dura riassaporare il calore della famiglia, degli affetti che non ti tradiranno, che sai che troverai sempre, che ti faranno sempre ritornare bambina, perché bambini lo siete stati per davvero.
Voi avete vissuto i vostri anni insieme come è giusto e sano che facciano due fratelli. Vi adoro per questo. Quando vi guardo insieme sento che qualcosa di giusto e importante abbiamo saputo creare ed è un tesoro che non ha prezzo. Non vi lasceremo niente di materiale, ma di affetto ne avrete in quantità industriale.
Allora mi aggrappo a questa certezza e vorrei che anche tu lo facessi. Pensa a quanto è stato bello e immagina che ritrovarsi sarà sempre così. Bello perché ci sono persone che hanno saputo fondere così tanto le loro vite da essere insieme anche quando sono separati. Voi siete così. Noi siamo così.
Aspettiamo Natale. Ci hai promesso che sarai con noi e già comincio a contare i giorni. Sarà dura anche per noi vederti ripartire, ma quando si va c’è sempre un momento in cui si torna. Te lo ripeto, chi si ama non si lascia mai.
E noi, anche con migliaia di km che ci dividono, non ci separiamo mai.
Guarda le foto che vi siete scattati in questi giorni ma non con rimpianto, solo con la gioia che ce ne saranno di nuove, nuovi momenti: solo i soggetti in questione non cambieranno mai.
- Le otto montagne – Paolo Cognetti
- Sotto il cappello rosso…
Sempre tesi verso i figli, i fili del cuore. Si strappano se sono tristi, si colorano se sono felici, ballano se li rivediamo presto, rattrappiscono se si fanno male…
I figli davvero sono pezzi di noi. Difficile poterne ignorare le emozioni