Una vita a foglietti

Pensieri su una foto

È la stessa foto del pezzo precedente e non è un errore, perché questo nasce come conseguenza dell’altro ma non andavano legati. Non era giusto mischiare parole “normali” ad altre speciali, che hanno un ritmo ed un’armonia che non mi appartengono; eppure non volevo che si perdessero le profonde emozioni che hanno suscitato.

Non so cosa dire di queste parole. Forse dire qualcosa è sbagliato, forse presuntuoso, forse inutile.

Ciò che mi esplode dalla pancia non è l’ammirazione per una capacità descrittiva non comune, ma la profonda sensibilità di un’anima che guarda i particolari di una realtà che spesso rubiamo in maniera frettolosa.

Sono questi gli occhi che so che stanno cercando il mondo.

Sono questi gli occhi che so che andranno in giro per il mondo.

E so che saranno questi occhi a nutrirsi di quanto di bello l’uomo ha saputo creare, mischiando la sua terrena caducità con la profonda speranza di catturare la grandezza divina.

Dici che non ami descrivere le tue foto, ma quando sarai lontano saranno le tue foto a parlarmi di te.

È la promessa che ci siamo fatti per gioco tempo fa, spero che resti la promessa per il nostro futuro: divisi ma indivisibili.

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